Non siamo assolutamente tornati ai tempi in cui il nipotino del Prof. Monti veniva chiamato “spread” dai compagni di gioco. Ma lo spread dei BTP sui Bund decennali ha iniziato a risentire del clima che si respira sui mercati. Come ha fatto notare un collega che ha elaborato la figura sottostante, spesso i grafici dicono piu’ di mille parole.
Per ora la situazione non e’ preoccupante, anche perché la Banca d’Italia e il Sistema delle banche centrali europee comprano circa 8 miliardi di titoli di stato del nostro Paese al mese, grazie al QE di Draghi. Ma se si affievolisce la volonta’ di un’area economica comune, beh allora il mercato non può che registrarlo. E lo sta facendo.